lunedì 20 gennaio 2020

Liete Novelle: Mai più - Per non dimenticare di R.J. Palacio (Recensione)

MAI PIÙ

Buongiorno e buon lunedì amici di Everpop! Questa settimana inizia in compagnia di una delle mie autrici preferite: R.J. Palacio che torna in libreria, ma stavolta con un graphic novel, anche questo tratto dalla serie Wonder: Mai Più - Per non dimenticare.

my point of view

Anche stavolta, proprio come successe qualche anno fa con Wonder, sono rimasto senza parole, letteralmente spiazzato, da questa nuova storia della Palacio. Esprimermi a parole, trovare quelle giuste, dopo aver letto una storia a fumetti così bella, toccante ed intensa, non sarà certo facile, ma voglio assolutamente farvi capire che Mai più, ultima fatica dell'autrice (perfetta per questo mese), è uno di quei libri DA LEGGERE.

Ricordate Julian, il compagno di scuola bullo di Auggie? Sì proprio lui, il ragazzino viziato che alla fine di Wonder cambia scuola, per via degli spiacevoli eventi che lui stesso aveva generato. Be' quel ragazzino, Julian, dopo aver raccontato la sua storia ne Il libro di Julian, torna ad essere "protagonista" della serie Wonder, anche se questa volta lascia spazio a sua nonna, l'anziana signora che avevamo solo intravisto nella sua storia, ma che (chiaramente) aveva tanto da dire e raccontare ai lettori, quanto a suo nipote.

Sara è una anziana signora francese, composta saggia ed elegante, che però porta con se il peso del mondo, un passato triste e tragico che ha segnato tutta la sua vita, quel passato segnato dalla parola olocausto, una singola parola che la donna porta impressa nella mente e incisa nel cuore.

La sua triste storia inizia negli anni '40 ad Aubervilliers-aux-Bois, un villaggio nel cuore della Francia, che come ogni paese d'Europa in quel periodo iniziava a sentire il peso opprimente dell'ombra che la Germania stava lentamente espandendo su tutti i territori limitrofi. E' proprio in quel periodo che la vita quieta e pacifica di Sara inizia lentamente a cambiare a causa della nascita e dello sviluppo del nazismo: prima le discriminazioni nei luoghi quotidiani, poi le prime leggi opprimenti e infine le persecuzioni. Il vero e proprio cambiamento però avviene in un giorno scolastico come tanti, quando Sara si ritrova a dover scappare dai nazisti, alla ricerca di giovani ebrei come lei e quindi a rifugiarsi nel campanile della scuola, quel luogo di salvezza nel quale troverà anche quel compagno di banco, storpio e vittima di bullismo, che per tanti anni aveva evitato. Julien, questo il nome del ragazzo, le offre una via di fuga dalla scuola e un nascondiglio migliore, offerto dalla fattoria abbandonata di fronte casa sua.

Un luogo triste e solitario dove le giornate per Sara sembrano non passare mai. Per fortuna però la solitudine viene di tanto in tanto spezzata dalla presenza di Julien e la sua madre Vivianne, costretta ogni giorno a fare chilometri su chilometri per aiutare la ragazza e allo stesso tempo non farsi scoprire dai vicini. Il tempo passa, come per tutti, e la vita di Sara cambia del tutto. Sara cresce, acquista consapevolezza e sbocciano i primi veri sentimenti, grazie ai quali la vita acquista inaspettatamente luce e speranza.

Non voglio dilungarmi troppo sulla trama di questo graphic novel, perché ci tengo che lo scopriate da voi, lentamente e persino con qualche timore riverenziale, proprio come me. In questa storia il tema dell'Olocausto è assai vivo e, come per tante altre storie come questa, getta la sua ombra terrificante sugli eventi passati e sul cuore dei lettori. Nel parlare di questo tema la Palacio sceglie di utilizzare uno stile narrativo sincero e diretto, forse ancor più di quello usato in Wonder, proprio per sottolineare la tragicità degli eventi che hanno devastato il mondo in quel periodo. L'autrice non ha paura di esprimersi sinceramente, di raccontare la realtà dei fatti, anche se lo fa con il suo solito tatto e la delicatezza che l'hanno accompagnata anche nei romanzi precedenti, quella delicatezza che rende le sue storie così toccanti e profonde, contraddistinte da emozioni tanto intense quanto indelebili. Pur parlando di avvenimenti forti, che generalmente potrebbero scioccare i più piccoli, grazie alla forza della Gentilezza, quel super potere che la contraddistingue, la Palacio crea una storia alla portata di tutti e lo fa stavolta usando sia le parole che le immagini, addentrandosi in un mondo (quello del fumetto) nel quale riesce a muoversi perfettamente, senza mai banalizzare nessun aspetto che lo compone, nonostante sia un'autrice di fumetti alle prime armi.

Lo stile narrativo della Palacio, forse proprio grazie all'intervento delle immagini, si arricchisce e diventa sempre più raffinato, pur riducendosi a causa dell'uso delle vignette. La trama si caratterizza quindi per un ritmo lento e cadenzato, quasi assimilabile a quello di una favola, che però spinge il lettore a non separarsi mai dal volume, nonostante il tema di fondo (quello dell'Olocausto) sia noto. Questo è possibile grazie (ancora una volta) all'attenta e minuziosa caratterizzazione dei personaggi, con particolare attenzione a Sara e Julien, due ragazzini "diversi" che la società si è permessa di giudicare e mettere in un angolo, ma che in realtà, proprio grazie alla loro gentilezza, sono dei veri e propri eroi della vita quotidiana.

La Gentilezza (va scritto in maiuscolo, scusate) è ancora il cardine e il centro della storia, la linfa vitale degli eventi, dei legami e della vita dei personaggi, nonché quel potere capace di abbattere cattiverie e pregiudizi. Anche in un ambiente pericoloso e terrificante, dove la fiducia sembra svanita per sempre, come nel caso della Seconda Guerra Mondiale, la Palacio impianta nel cuore dei suoi protagonisti il seme della Gentilezza, quella forza travolgente che li aiuta ad andare avanti e a non perdere la speranza. E' meraviglioso vedere come la Gentilezza, il filo che lega Sara a Julien, ma anche alle altre persone che fanno capolino nella loro storia, squarci quella coltre impenetrabile e oscura rappresentata dall'antisemitismo. Nonostante le atrocità e le vittime che la Guerra ha generato, le quali non vanno in alcun modo dimenticate, la Palacio ricorda che attraverso un gesto di bontà, attraverso la Gentilezza, si può cambiare il mondo, soprattutto quello attuale che, ahimè, non sembra essere tanto diverso da quello di un tempo.

Permettetemi infine di congratularmi con quella grande donna che è la Palacio (che ho avuto modo di conoscere dal vivo ma che vorrei tanto incontrare nuovamente) per la realizzazione e la riuscita di una storia a fumetti, dove trama e disegni si bilanciano perfettamente, nonostante l'autrice abbia mosso soltanto i primi passi in questo mondo fumettistico. Dal punto di vista grafico i personaggi rappresentati tendono al reale e, anche se si sente la mancanza delle ombre e delle sfumature, per certi versi ci riesce anche. L'unica nota di demerito, che mi sento di sottolineare, ma che in alcun modo incide sulla fruizione del racconto (che per me rimane spettacolare), è la raffigurazione piatta, attraverso l'uso del colore, dei personaggi, che con una colorazione diversa sarebbero potuti essere anche migliori. Ma va ricordato che questo è solo il fumetto d'esordio della Palacio e quindi le si perdona anche questa piccolezza, soprattutto perché la forza e l'intensità della storia spazzano via tutto.

La Giornata della Memoria si fa via via più vicina e quindi, per non farvi trovare impreparati, regalatevi una delle più belle letture di sempre su questo tema immenso. Ne rimarrete colpiti e, proprio come me, vi ritroverete in lacrime alla fine del volume.
See you soon! -Lewis

MAI PIÙ - Per non dimenticare

  • Autore:R.J. Palacio
  • Editore:Giunti
  • Genere:Narrativa a Fumetti sull'Olocausto
  • Pagine:220 pp
  • Tipologia:Graphic Novel
  • Uscita:15 Gennaio 2020
  • Prezzo:€ 20,00
  • Titolo originale:White Bird
  • Nazionalità:Americana
TRAMA
Il racconto prende le mosse proprio dal mondo di Wonder, dalle parole della nonna di Julian, che racconta la sua straziante storia: come lei, giovane ragazza ebrea, fu protetta e nascosta da una famiglia in un villaggio francese sotto occupazione nazista; come il ragazzo che lei e i suoi compagni di classe evitavano divenne il suo salvatore, nonché migliore amico. Un'esperienza commovente, che dimostra come la gentilezza possa cambiare un cuore, costruire ponti e perfino salvare vite. E come dice la nonna a Julian: "Ci vuole sempre coraggio per essere gentili, ma all'epoca, la gentilezza poteva costarti la vita"
Disegni
7/10
Trama
10/10

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