E SE...?
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! La giornata di oggi inizia con E se...? di Anthony Browne.
my point of view
Chi l'ha detto che i libri illustrati sono solo "roba da bambini"? Ci sono libri, come in questo caso il nuovo di Anthony Browne, che pur essendo libri illustrati, possono essere letture per tutte le età. Non saprei davvero descrivere meglio questo libro se non partendo proprio dall'assunto che "E se..?" è senza alcun dubbio un libro incasellabile dal punto di vista dell'età, poiché è uno di quei titoli che può essere letto sotto diverse chiavi di lettura, proprio in base all'età del lettore. Appare come un racconto breve per i più giovani, ma addentrandosi nella storia, si capisce che in realtà possiede mille altre sfaccettature, che vengono fuori proprio attraverso lo stile grafico dell'autore.
La storia è semplice: Joe è stato finalmente invitato alla sua prima festa e quindi dubbi e paure lo assalgono al punto tale da portarlo a dimenticare l'invito e quindi a non ricordarsi perfettamente l'ubicazione della casa del suo amico. Durante la passeggiata, in compagnia di sua madre, il bambino inizia a farsi (e a fare alla madre) sempre più domande, sintomi di paure e di timori, generati proprio da questa novità. "E se ci saranno tante persone? E se il cibo non mi piacerà? E se...E se...". La paura mette così in moto la fantasia del bambino, dando vita a timori sempre più grandi che però...
Nel frattempo però (e da qui le diverse chiavi di lettura) mentre Joe e sua madre passeggiano e si incamminano verso la casa di Tom, all'interno delle case che superano, oltre le finestre illuminate, avvengono le più bizzarre e assurde scene mai viste. Quei dubbi, le domande fatte dal protagonista, prendono in qualche modo vita, assumendo però aspetti piuttosto bizzarri, a volte persino al limite dell'assurdo. Ad uno sguardo infantile potrebbero apparire come semplici scene buffe e senza senso, mentre per un pubblico più adulto queste allegorie (perché questo a mio parere è il termine esatto per indicarle) comunicano forse qualcosa in più e anche qualcosa di differente rispetto ad un primo veloce sguardo. Questo però porta il lettore a focalizzarsi, interrompendo il flusso di pensieri e di timori del bambino, per dedicare tempo a queste curiose scene, che fanno sentire chi legge anche un po' impiccione (ma del resto, diciamocelo, a tutti noi piace sbirciare e scoprire i segreti più oscuri del vicinato).
Credo che l'essenza stessa di questo libro, prima ancora di mettere a confronto i timori del protagonista con quella che si rivela poi essere una realtà differente, sia proprio quella di ricercare altre storie posando lo sguardo oltre quei rettangolo di luce che incorniciano il quotidiano, che assume qui un concetto e un aspetto tanto differente, da racconto (appunto). Questa caratteristica fa sentire in qualche modo il lettore a suo agio, quasi come se l'autore sapesse cosa il lettore medio voglia, una caratteristica non da poco, soprattutto se si considera il numero ristretto di pagine, con le quali però Anthony Browne riesce a comunicare i suoi intenti e a far emozionare il lettore. Perché sì, alla fine di questo cammino, alla fine di questa storia, è impossibile non chiudere il libro con un sorriso, felici per il lieto fine che tutti ci si aspettano (no spoiler tranquilli).
Anche dal punto di vista grafico, scrutare oltre queste finestre è una vera e propria esperienza emozionante, dove gli aspetti del quotidiano si mescolano con il mondo onirico-fantastico. Tutto tradotto attraverso illustrazioni che in qualche modo si contrastano, tra il dentro e il fuori, contraddistinte da una cura e un'attenzione al dettaglio non da poco. Le ispirazioni sono tante e anche chiare e spaziano dai chiari rimando al mondo letterario fino a quello dell'arte. Oltre quelle finestre sembra infatti di sbirciare sale di un museo contenenti opere allegoriche che spaziano di genere e di signficato, opere dove la fantasia è la vera e propria sovrana.
Insomma, voletevi bene e fatevi un regalo, un regalo che mai avreste pensato di farvi, un libro che mai vi aspettereste. Del resto e se...
La storia è semplice: Joe è stato finalmente invitato alla sua prima festa e quindi dubbi e paure lo assalgono al punto tale da portarlo a dimenticare l'invito e quindi a non ricordarsi perfettamente l'ubicazione della casa del suo amico. Durante la passeggiata, in compagnia di sua madre, il bambino inizia a farsi (e a fare alla madre) sempre più domande, sintomi di paure e di timori, generati proprio da questa novità. "E se ci saranno tante persone? E se il cibo non mi piacerà? E se...E se...". La paura mette così in moto la fantasia del bambino, dando vita a timori sempre più grandi che però...
Nel frattempo però (e da qui le diverse chiavi di lettura) mentre Joe e sua madre passeggiano e si incamminano verso la casa di Tom, all'interno delle case che superano, oltre le finestre illuminate, avvengono le più bizzarre e assurde scene mai viste. Quei dubbi, le domande fatte dal protagonista, prendono in qualche modo vita, assumendo però aspetti piuttosto bizzarri, a volte persino al limite dell'assurdo. Ad uno sguardo infantile potrebbero apparire come semplici scene buffe e senza senso, mentre per un pubblico più adulto queste allegorie (perché questo a mio parere è il termine esatto per indicarle) comunicano forse qualcosa in più e anche qualcosa di differente rispetto ad un primo veloce sguardo. Questo però porta il lettore a focalizzarsi, interrompendo il flusso di pensieri e di timori del bambino, per dedicare tempo a queste curiose scene, che fanno sentire chi legge anche un po' impiccione (ma del resto, diciamocelo, a tutti noi piace sbirciare e scoprire i segreti più oscuri del vicinato).
Credo che l'essenza stessa di questo libro, prima ancora di mettere a confronto i timori del protagonista con quella che si rivela poi essere una realtà differente, sia proprio quella di ricercare altre storie posando lo sguardo oltre quei rettangolo di luce che incorniciano il quotidiano, che assume qui un concetto e un aspetto tanto differente, da racconto (appunto). Questa caratteristica fa sentire in qualche modo il lettore a suo agio, quasi come se l'autore sapesse cosa il lettore medio voglia, una caratteristica non da poco, soprattutto se si considera il numero ristretto di pagine, con le quali però Anthony Browne riesce a comunicare i suoi intenti e a far emozionare il lettore. Perché sì, alla fine di questo cammino, alla fine di questa storia, è impossibile non chiudere il libro con un sorriso, felici per il lieto fine che tutti ci si aspettano (no spoiler tranquilli).
Anche dal punto di vista grafico, scrutare oltre queste finestre è una vera e propria esperienza emozionante, dove gli aspetti del quotidiano si mescolano con il mondo onirico-fantastico. Tutto tradotto attraverso illustrazioni che in qualche modo si contrastano, tra il dentro e il fuori, contraddistinte da una cura e un'attenzione al dettaglio non da poco. Le ispirazioni sono tante e anche chiare e spaziano dai chiari rimando al mondo letterario fino a quello dell'arte. Oltre quelle finestre sembra infatti di sbirciare sale di un museo contenenti opere allegoriche che spaziano di genere e di signficato, opere dove la fantasia è la vera e propria sovrana.
Insomma, voletevi bene e fatevi un regalo, un regalo che mai avreste pensato di farvi, un libro che mai vi aspettereste. Del resto e se...
See you soon! -Lewis
E SE...?
- Autore:Anthony Browne
- Editore:Camelozampa
- Genere:Racconti Illustrati
- Pagine:36
- Formato:Cartonato
- Uscita:13 Febbraio 2020
- Prezzo:€ 16,00
- Nazionalità:UK
TRAMA
Una lettura che regala il ritratto psicologico sincero di un bambino, e non solo: perché anche nella mente della mamma, dopo averlo accompagnato sano e salvo alla festa, si affollano mille preoccupazioni e interrogativi. La festa però si rivelerà un’esperienza bellissima, nella migliore tradizione dei finali rassicuranti di Anthony Browne.
Disegni
9/10
Trama
8/10
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