RINNE
Bentrovati amici di Everpop! Nel post di oggi parliamo di Rinne della maestra Rumiko Takahashi che questo mese ci saluta con l'ultimo volume della serie.
my (final) point of view
Sono passati svariati anni da quando lo shinigami Rinne, con il compito di "accompagnare" le anime verso il cerchio della reincarnazione, ha fatto il suo debutto nelle fumetterie italiane. Sin dal primissimo incontro con Sakura Mamiya il giovane Shinigami si è letteralmente ritrovato in mille e più disavventure che l'hanno portato a conoscere svariate e buffissime personalità, che di volume in volume hanno arricchito questo nuovo universo nato dalla mente della Regina dei Manga.
Come da tradizione la Takahashi ci offre un universo tanto vasto quanto pazzo e bizzarro, un mondo che ha tanto del quotidiano, a partire dalle sue tradizioni, ma che allo stesso tempo si caratterizza proprio per le manifestazioni tipiche della cultura tradizionale giapponese. Degna erede di Ranma 1/2 e Lamù, quest'ultima serie riesce in qualche modo a fare tesoro di ogni opera precedente, a carpirne i diversi aspetti da commedia romantica e a farli propri, inserendo allo stesso tempo aspetti ed elementi già ampiamente rodati in Inuyasha. In qualche modo infatti Rinne è la sintesi perfetta delle opere che l'hanno preceduta, la dimostrazione che pur proseguendo sulla sua strada, una strada classica e ormai ben conosciuta dai suoi lettori, la maestra Takahashi riesce ogni volta a crescere e a regalare nuove emozioni (che in qualche modo sanno essere allo stesso tempo nostalgiche) e nuove avventure capaci di far sorridere a più riprese.
Con questa serie quindi il panorama della maestra si amplia e cresce a dismisura, immettendo nel suo universo, già di per sé vasto, nuove esilaranti personalità. Rinne, Sakura, Rokumon e i tanti altri personaggi che si susseguono nei 40 volumi, hanno ogni volta qualcosa di nuovo da raccontare, nuove storie che pur non avendo nulla di eclatante (dal punto di vista del genere shonen) riescono comunque a tenere il lettore incollato ai volumi. Proprio come accadeva in Lamù infatti la storia di Rinne riesce a far muovere, contemporaneamente, su due binari paralleli azioni e romanticismo, legando questi due mondi attraverso il potere dell'umorismo, che come ben sappiamo è una peculiarità tipica dell'autrice.
Quello che rende Rinne un fumetto davvero interessante (così come le opere che l'hanno preceduto) è proprio la presenza di un cast vasto e variegato, una parterre di personaggi tutti diversi tra loro, ma allo stesso tempo assurdi e bizzarri. Mai come in questa serie inoltre l'autrice riesce "in qualche modo" a tirare le fila di ogni storia secondaria, socchiudendo la piccola finestrella sulle loro vite e permettendo al lettore di sbirciare quel poco che basta per immaginare il futuro di questi protagonisti. Ora non voglio dilungarmi sul finale, ne tantomeno spoilerare l'ultimo capitolo, ma permettetemi soltanto di dirvi che l'ho nettamente preferito rispetto al finale di Ranma e Lamù, nonostante la maestra faccia ancora un po' fatica a chiudere le sue storie, a mettere una linea netta sulla vita dei suoi protagonisti.
A questo punto spunta una domanda della mia testa: mi mancheranno i protagonisti di questa storia? Mi mancherà attendere una nuova uscita di Rinne? La risposta ovviamente è "sì". Pur non essendo un vero amante delle serie infinite devo ammettere che quando si tratta della maestra mi piacerebbe continuare a leggere una storia ancora e ancora (ad esclusione di Inuyasha che si sviluppa in maniera differente e quindi merita un vero e proprio finale). In Giappone la maestra è ormai impegnata con una nuova serie, che spero possa arrivare presto anche qui da noi, ma io desidero ancora lanciarmi nelle strampalate avventure nel mondo degli spiriti! E voi? Cosa ne pensate di Rinne? Come avete trovato quest'ultima opera della sensei?
Come da tradizione la Takahashi ci offre un universo tanto vasto quanto pazzo e bizzarro, un mondo che ha tanto del quotidiano, a partire dalle sue tradizioni, ma che allo stesso tempo si caratterizza proprio per le manifestazioni tipiche della cultura tradizionale giapponese. Degna erede di Ranma 1/2 e Lamù, quest'ultima serie riesce in qualche modo a fare tesoro di ogni opera precedente, a carpirne i diversi aspetti da commedia romantica e a farli propri, inserendo allo stesso tempo aspetti ed elementi già ampiamente rodati in Inuyasha. In qualche modo infatti Rinne è la sintesi perfetta delle opere che l'hanno preceduta, la dimostrazione che pur proseguendo sulla sua strada, una strada classica e ormai ben conosciuta dai suoi lettori, la maestra Takahashi riesce ogni volta a crescere e a regalare nuove emozioni (che in qualche modo sanno essere allo stesso tempo nostalgiche) e nuove avventure capaci di far sorridere a più riprese.
Con questa serie quindi il panorama della maestra si amplia e cresce a dismisura, immettendo nel suo universo, già di per sé vasto, nuove esilaranti personalità. Rinne, Sakura, Rokumon e i tanti altri personaggi che si susseguono nei 40 volumi, hanno ogni volta qualcosa di nuovo da raccontare, nuove storie che pur non avendo nulla di eclatante (dal punto di vista del genere shonen) riescono comunque a tenere il lettore incollato ai volumi. Proprio come accadeva in Lamù infatti la storia di Rinne riesce a far muovere, contemporaneamente, su due binari paralleli azioni e romanticismo, legando questi due mondi attraverso il potere dell'umorismo, che come ben sappiamo è una peculiarità tipica dell'autrice.
Quello che rende Rinne un fumetto davvero interessante (così come le opere che l'hanno preceduto) è proprio la presenza di un cast vasto e variegato, una parterre di personaggi tutti diversi tra loro, ma allo stesso tempo assurdi e bizzarri. Mai come in questa serie inoltre l'autrice riesce "in qualche modo" a tirare le fila di ogni storia secondaria, socchiudendo la piccola finestrella sulle loro vite e permettendo al lettore di sbirciare quel poco che basta per immaginare il futuro di questi protagonisti. Ora non voglio dilungarmi sul finale, ne tantomeno spoilerare l'ultimo capitolo, ma permettetemi soltanto di dirvi che l'ho nettamente preferito rispetto al finale di Ranma e Lamù, nonostante la maestra faccia ancora un po' fatica a chiudere le sue storie, a mettere una linea netta sulla vita dei suoi protagonisti.
A questo punto spunta una domanda della mia testa: mi mancheranno i protagonisti di questa storia? Mi mancherà attendere una nuova uscita di Rinne? La risposta ovviamente è "sì". Pur non essendo un vero amante delle serie infinite devo ammettere che quando si tratta della maestra mi piacerebbe continuare a leggere una storia ancora e ancora (ad esclusione di Inuyasha che si sviluppa in maniera differente e quindi merita un vero e proprio finale). In Giappone la maestra è ormai impegnata con una nuova serie, che spero possa arrivare presto anche qui da noi, ma io desidero ancora lanciarmi nelle strampalate avventure nel mondo degli spiriti! E voi? Cosa ne pensate di Rinne? Come avete trovato quest'ultima opera della sensei?
See you soon! -Lewis
RINNE
- Autore:Rumiko Takahashi
- Editore:Star Comics
- Genere:Shonen
- Volumi:40 (Serie Conclusa)
- Pagine:208
- Uscita Volume Finale:12 Febbraio 2020
- Prezzo:€ 4,30
- Titolo originale:Rin-ne
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Sakura Mamiya, una liceale in grado di vedere i fantasmi, e il misterioso Rinne Rokudo, un suo compagno di classe per metà umano e per metà Shinigami (una sorta di dio della morte), collaborano per aiutare le anime smarrite rimaste sulla Terra a trasmigrare e trovare finalmente la pace... Rinne ha vinto un viaggio di un giorno per due persone e chiede a Sakura di accompagnarlo. Durante il viaggio, con una Pietra di Confine del fiume Sanzu, fa realizzare due braccialetti identici, uno per sé e uno per Sakura... Ma quell’innocuo regalo sarà all’origine di un incredibile putiferio! La divertentissima commedia che inizia quando la vita finisce... volge ormai al termine!
Disegni
8/10
Trama
8/10
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