PINOCCHIO
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Quest'oggi torniamo bambini con Pinocchio di Carlo Collodi rivisitato da Caterina Cappelli.
my point of view
C'era una volta, un bambino che amava leggere, amava le storie e soprattutto le loro trasposizioni animate. Quel bambino non era di legno, ero io, amante sin da bambino della storia di Pinocchio, al punto di impersonarlo addirittura in una recita teatrale (anche perché i miei mi hanno sempre detto che ero come pinocchio...bugiardo!). Capirete benissimo, sin da subito, quanto mi abbia reso felice sapere che questa favola entrasse a far parte della collana dei Classici a Fumetti del Battello a Vapore.
La storia la conoscete, no? Pinocchio è un bambino di legno nato da un ceppo incantato, lavorato dal fabbro Geppetto che sin da subito tratta il burattino come un figlio. Sin da subito però il burattino di legno dimostra di essere un vero e proprio scavezzacollo, un combina guai burlone che preferisce giocare invece di studiare. E infatti la sua avventura inizia proprio sulla strada verso la scuola, dove più e più personaggi devieranno il suo cammino verso l'istruzione.
C'è davvero tutto nel fumetto di Caterina Cappelli, ogni singolo elemento della favola classica di Carlo Collodi: dalla Fatina a Mangiafuoco, da Lucignolo al Gatto e la Volpe. Il cast di personaggi è proprio quello a cui siamo abituati, personaggi che ormai (soprattutto a partire dalla nostra infanzia) conosciamo a menadito e che ci hanno fatto compagnia, divertendoci e facendoci allo stesso tempo pensare. I personaggi dunque sono quelli, facilmente riconoscibili, eppure c'è qualcosa di diverso in essi. La Cappelli infatti rende ogni componente del cast ancora più "bambinesco", molto più divertente e in qualche modo incredibilmente attuale, proprio per adattare la storia alle nuove generazioni; complice anche la nuova edizione a fumetti e quindi il numero ristretto di pagine con cui raccontare una storia immensa e vasta come questa. Hanno qualcosa di diverso quindi questi personaggi, a partire dal protagonista, eppure funzionano proprio come quelli reali.
Prendiamo Pinocchio ad esempio. Decisamente più burlone e pasticcione, come dimostra sin da subito quando strappa dalla testa di Geppetto il parrucchino! Il burattino di legno appare in questa sua nuove veste grafica ancor più dinamico del solito, incredibilmente energico e divertente, anche quando le cose sembrano andar male e alla fine (la storia la sappiamo no?) decisamente eroico!
Attraverso una prosa molto più semplice e diretta, l'autrice riesce a far rivivere il classico di sempre e ad estenderlo alle diverse generazioni: tanto quella attuale, la più giovane che di fiabe sembra (ahimé) averne lette e sentite decisamente poche, che con quella più grande che con Pinocchio c'è letteralmente cresciuto. Un'operazione non da tutti, soprattutto quando ci si ritrova davanti un'opera come questa, nata come un'opera a puntate, che però alla Cappelli riesce perfettamente, soprattutto dal punto di vista grafico.
I disegni sono decisamente il punto forte di questo fumetto. Caratterizzati da un tratto minimal, una linea sinuosa che non si inspessisce mai, ma prosegue morbida in ogni elemento compositivo delle tavole. Il tratto semplice, ma diretto e dinamico, è accompagnato inoltre da una palette di colori allegri e altrettanto dinamici; colori pieni e privi di sfumature che rendono il fumetto incredibilmente accattivante agli occhi dei più piccoli (e anche dei più grandi, diciamocelo). Anche dal punto di vista grafico la resa dei personaggi funziona e risulta moderna, nonostante non si discosti poi tanto dall'immaginario di noi lettori.
Ammetto (anche stavolta) che per me è sempre un po' difficile interfacciarmi con classici intramontabili come questi, poiché a mio parere non hanno di certo bisogno di una recensione, ma penso sia importante far conoscere giovani opere degne di nota. Quindi prendete al volo il mio consiglio e correte a leggere questo nuovo Classico a Fumetti del Battello!
La storia la conoscete, no? Pinocchio è un bambino di legno nato da un ceppo incantato, lavorato dal fabbro Geppetto che sin da subito tratta il burattino come un figlio. Sin da subito però il burattino di legno dimostra di essere un vero e proprio scavezzacollo, un combina guai burlone che preferisce giocare invece di studiare. E infatti la sua avventura inizia proprio sulla strada verso la scuola, dove più e più personaggi devieranno il suo cammino verso l'istruzione.
C'è davvero tutto nel fumetto di Caterina Cappelli, ogni singolo elemento della favola classica di Carlo Collodi: dalla Fatina a Mangiafuoco, da Lucignolo al Gatto e la Volpe. Il cast di personaggi è proprio quello a cui siamo abituati, personaggi che ormai (soprattutto a partire dalla nostra infanzia) conosciamo a menadito e che ci hanno fatto compagnia, divertendoci e facendoci allo stesso tempo pensare. I personaggi dunque sono quelli, facilmente riconoscibili, eppure c'è qualcosa di diverso in essi. La Cappelli infatti rende ogni componente del cast ancora più "bambinesco", molto più divertente e in qualche modo incredibilmente attuale, proprio per adattare la storia alle nuove generazioni; complice anche la nuova edizione a fumetti e quindi il numero ristretto di pagine con cui raccontare una storia immensa e vasta come questa. Hanno qualcosa di diverso quindi questi personaggi, a partire dal protagonista, eppure funzionano proprio come quelli reali.
Prendiamo Pinocchio ad esempio. Decisamente più burlone e pasticcione, come dimostra sin da subito quando strappa dalla testa di Geppetto il parrucchino! Il burattino di legno appare in questa sua nuove veste grafica ancor più dinamico del solito, incredibilmente energico e divertente, anche quando le cose sembrano andar male e alla fine (la storia la sappiamo no?) decisamente eroico!
Attraverso una prosa molto più semplice e diretta, l'autrice riesce a far rivivere il classico di sempre e ad estenderlo alle diverse generazioni: tanto quella attuale, la più giovane che di fiabe sembra (ahimé) averne lette e sentite decisamente poche, che con quella più grande che con Pinocchio c'è letteralmente cresciuto. Un'operazione non da tutti, soprattutto quando ci si ritrova davanti un'opera come questa, nata come un'opera a puntate, che però alla Cappelli riesce perfettamente, soprattutto dal punto di vista grafico.
I disegni sono decisamente il punto forte di questo fumetto. Caratterizzati da un tratto minimal, una linea sinuosa che non si inspessisce mai, ma prosegue morbida in ogni elemento compositivo delle tavole. Il tratto semplice, ma diretto e dinamico, è accompagnato inoltre da una palette di colori allegri e altrettanto dinamici; colori pieni e privi di sfumature che rendono il fumetto incredibilmente accattivante agli occhi dei più piccoli (e anche dei più grandi, diciamocelo). Anche dal punto di vista grafico la resa dei personaggi funziona e risulta moderna, nonostante non si discosti poi tanto dall'immaginario di noi lettori.
Ammetto (anche stavolta) che per me è sempre un po' difficile interfacciarmi con classici intramontabili come questi, poiché a mio parere non hanno di certo bisogno di una recensione, ma penso sia importante far conoscere giovani opere degne di nota. Quindi prendete al volo il mio consiglio e correte a leggere questo nuovo Classico a Fumetti del Battello!
See you soon! -Lewis
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
- Autrice:Caterina Cappelli
- Editore:Battello a Vapore
- Genere:Classici a Fumetti
- Pagine:46 pp
- Uscita:03 Marzo 2020
- Prezzo:€ 10,00
- Nazionalità:Italiana
TRAMA
Pinocchio è un burattino nato da un ciocco di legno, a cui il papà Geppetto dà la forma di un bambino vero. È un burattino vivace, che non sa star fermo un secondo e che non riesce a fare a meno di compiere malefatte e dire bugie. Sul suo cammino incontra un gatto e una volpe, un grillo parlante, una bambina con i capelli turchini, un bambino di nome Lucignolo che verrà trasformato in asinello e perfino un pescecane. L'intramontabile classico di Carlo Collodi rivive in una coloratissima versione a fumetti, scritta e disegnata da Caterina Cappelli.
Disegni
9/10
Trama
9/10
Ciao Lewis, sono l'autrice del fumetto!
RispondiEliminaVolevo ringraziarti per questa bellissima recensione! Sono contenta che si siano riuscite a cogliere le piccole sfumature che tentano di mantenere la storia sospesa tra classico e modernità.
Essendo uscito a ridosso del lockdown il libro non è riuscito a girare quanto sperato, ma trovare qualcuno che abbia addirittura trovato il tempo di scriverne la recensione ripaga di tutto il lavoro impiegato per realizzarlo :)