mercoledì 8 aprile 2020

A Tutto Manga: 36°C di Yukiko Goto (Recensione)

36°C

Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Oggi iniziamo la giornata con 36°C di Yukiko Goto.

my point of view

Quanto può essere complicata la vita quotidiana? Pensiamo sempre ad emozioni e sentimenti come qualcosa di positivo, ma gran parte delle volte è proprio per via dei sentimenti che si complica il tutto. Una risposta la si potrebbe ricercare all'interno di 36°C di Yukiko Goto, un'antologia di racconti a fumetti in cui la vita si mostra totalmente, nella sua interezza, senza filtri e fronzoli.

Sei racconti a fumetti, sei storie auto conclusive, sei frammenti di vite differenti che ruotano tutte furiosamente attorno alle emozioni e i sentimenti, inaspettati e travolgenti. In ognuno di questi racconti sono chiare le esperienze, soprattutto quelle negative, che l'autrice ha vissuto in prima persona, rielaborandole e tramutandole così in queste storie dalla forza travolgente, capace di trascinare il lettore, a partire proprio dai disegni, fra le pagine del fumetto. Questo è un po' un manga atipico (come del resto lo sono anche gli altri titoli del catalogo Showcase, belli proprio per essere diversi da ciò che siamo abituati a leggere di solito), soprattutto per come racconta le cose, per la schiettezza del tono di voce e dei contenuti, anche quando c'è da raccontare l'aspetto più sessuale e carnale di un rapporto.

Lungo questi sei racconti si parla quindi di rapporti differenti: si parte con la relazione clandestina tra un capo (sposato) e la sua impiegata, che si sviluppa inaspettatamente su un binario differente. Il volume inoltre prosegue con l'inaspettato rapporto tra un mangaka e la sua assistente, fatto di rivelazioni inaspettate e desideri sessuali, per poi meravigliarci, con una storia del tutto differente (dalle altre contenute), quella di un papà alle prese con la propria bambina che si "rifiuta" di riconoscerlo come tale. Se nel quinto racconto si esplora la crescita del protagonista e la volontà di rivoluzionare il suo modo di rapportarsi, nel sesto (e ultimo) racconto invece si avverte più che mai una sorta di desiderio autobiografico, la voglia di raccontarsi e allo stesso tempo dimostrare che le proprie esperienze possono essere un ottimo spunto per creare grandi opere, un po' come dimostra la stessa protagonista del racconto (da qui il mio pensiero sul racconto auto-biografico).

In ognuno di questi racconti le emozioni giocano un ruolo cardine, ne sono l'essenza stessa, e in particolar modo la tristezza e la malinconia se la fanno da padrona. I protagonisti di queste storie, seppur diversi in quanto a carattere ed esperienze, sono accomunati tutti dal quel forte senso di scoraggiamento che li presenta come sconfitti. Leggendo sembra quasi che l'autrice voglia presentare ai suoi lettori tipologie di persone differenti, parlare e riferirsi a tutti quelli che si sentono affini ai protagonisti e alle loro esperienze; allo stesso tempo però, grazie alla prosa schietta e sincera, senza filtri, l'autrice riesce a rendere queste storie, tanto differenti tra loro, alla portata di tutti, offrendo ai propri lettori più e più stimoli, più temi su cui pensare e ragionare (e riuscirci, soprattutto in un manga, è un fatto assai raro, che in pochi [prendi Inio Asano] ci riescono).

Capita a volte di pensare che laddove ci siano sentimenti non possa esserci sesso, come se questi due aspetti siano fortemente separati. Si pensa oppure al sesso come prolungamento dell'amore stesso (come dovrebbe/potrebbe essere), mentre in questo fumetto il tema del sesso è legato ad una moltitudine di sentimenti differenti. Dietro il sesso, raccontato dalla sensei Goto, c'è tanta malinconia, tanta sfiducia e anche un bel po' di egoismo. Decidere di affrontare il tema del sesso in questo modo, soprattutto in un manga, è qualcosa in un certo senso rivoluzionario e dimostra il coraggio di un'autrice che si è fatta forza dopo aver preso di petto le difficoltà quotidiane. Una cosa è chiara, leggendo le diverse storie: per la sensei, dietro il sesso ci sono sentimenti e dietro questi si nascondono le persone, perché alla fine tutto riporta a noi e alle nostre vite.

Che ci sia tanto dell'autrice in questo fumetto è assai chiaro, soprattutto perché un altro elemento che i protagonisti hanno in comune è il loro lavoro: quello del mangaka. La figura del mangaka si ribalta dall'autrice ai suoi personaggi, così da renderli veri e propri portatori di esperienze. Il bagaglio culturale della sensei e le sue esperienze riescono così a erompere dalle tavole, a tracimare fino a raggiungere il cuore stesso del lettore, che (e parlo di me in primo luogo) si ritrova così affascinato (ancor di più) per questa figura.

Non da meno sono i disegni che in un certo senso contrastano la durezza della prosa e dei temi trattati. Lo stile è molto morbido e tondeggiante, per certi versi mi ha ricordato un primissimo stile del maestro Asano, soprattutto nella caratterizzazione dei volti. La potenza comunicativa però non è del tutto affidata ai disegni e all'espressività dei volti, visto che la prosa ha maggiormente peso.

Come sempre però la collana Showcase di Dynit dimostra di saperci fare, grazie soprattutto alla regina dei #MangaBelli Asuka Ozumi, che continua a credere in queste opere di nicchia che molte volte passano inosservate!
See you soon! -Lewis

36°C

  • Autrice:Yukiko Goto
  • Editore:Dynit
  • Genere:Seinen
  • Pagine:240 pp
  • Uscita:27 Febbraio 2020
  • Prezzo:€ 17,90
  • Titolo originale:36-do
  • Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Una donna che ha una relazione con un uomo sposato molto più grande di lei e con sua figlia, un mangaka famoso che ha una relazione clandestina con la sua giovane assistente, una fumettista affermata che passa una notte con il suo editor... sono alcuni dei protagonisti dei sei racconti slice of life raccontati da una delle voci femminili più interessanti del panorama contemporaneo giapponese, che narra la sessualità con naturalezza e un tratto estremamente sensuale.
Disegni
7/10
Trama
9/10

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