LE BLACK HOLES
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Iniziamo questa nuova settimana in compagnia de Le Black Holes di Borja González.
my point of view
Ci è sempre stato detto di far tesoro del passato, di trarre forza e ispirazione da eventi già capitati, così da poter crescere e maturare, cambiare ed essere migliori. Il passato ha tanto da insegnarci, ma soprattutto è una fonte perfetta di incredibili ispirazioni...provate a chiedere alle protagoniste di Le Black Holes, son certo che concorderanno con me!
In un meraviglioso viaggio nel tempo, dove il flusso è costante e sembra quasi appartenere ad un unico piano temporale, due donne tanto diverse tra loro, soprattutto perché appartenenti a due epoche diverse, trovano rifugio dalla vita quotidiana e dagli sguardi contraddittori di chi li circonda, attorno allo uno specchio d'acqua cristallino di un lago incantato. Quello specchio d'acqua in qualche modo genera una sorta di connessione tra le due epoche, dando così modo alle due donne di potersi parlare e ispirarsi a vicenda. Quei magici incontri danno vita, in entrambe le epoche, a opere tanto diverse quanto importanti, racconti nel passato e canzoni nel futuro, che pur rassomigliandosi generano sensazioni e sentimenti differenti.
A trarre principale giovamento da questi mistici incontri è senza dubbio il gruppo delle Black Holes, il gruppo musicale di Laura, Cristina e Gloria, tre giovani donne con la passione per la musica punk, che iniziano ad ingranare proprio quando Laura, la più bizzarra del gruppo, nonché autrice dei testi, inizia i suoi incontri con la misteriosa Teresa, che alla ragazza appare come una sorta di fantasma.
In questo fumetto Borja González non entra completamente nell'animo delle sue protagoniste, non ce le presenta neppure, ma le fa apparire davanti ai nostri occhi senza dirci nulla di loro. Nonostante manchino di presentazione però le quattro ragazze (le tre del futuro e l'altra proveniente dal passato) non ci mettono molto a rivelare le loro personalità, a mostrarsi nella loro interezza (almeno per quanto riguarda gli aspetti peculiari che più risultano essere utili ai fini della storia) e a dimostrare che non sono dei semplici fantocci che si muovono lungo le strade di questa storia, ma bensì degli animi in cerca di una risposta e perché no, anche alla ricerca di se stesse.
A dimostrare tutto ciò ci pensa proprio Laura, la più esuberante delle tre amiche moderne, perennemente in "cosplay" e quindi quotidianamente nei panni di qualcun altro, in particolar modo immersa nella vita di personaggi di fantasia. E' forse proprio questa sua immensa passione per le vite fantastiche, frutto di fantasia, a darle quella spinta che rende possibile la comunicazione con Teresa, una giovane donna amante delle storie dell'orrore con la passione per la scrittura, che potrebbe essere a tutti gli effetti il riflesso di una vita passata dell'esuberante compositrice.
Quello che inizialmente sembra un fumetto dalla trama chiara e "semplice", si rivela invece molto più complesso e ricco di temi. La complessità della trama infatti offre all'autore la possibilità di giocare con il tempo, di abbattere le barriere temporali che intercorrono tra le diverse epoche e addirittura generare una sorta di compenetrazione perfetta tra i diversi punti temporali, che già dalla prima pagina sembrano convivere perfettamente, proprio attorno a quel lago mistico. Il fumetto si sviluppa con un ritmo rapido e costante, ed è ammantato da tinte oniriche e spettrali che però, a differenza delle storie di Teresa (che sembrano tanto sconvolgere la sorella minore), non generano mai paura nel lettore, ma bensì un fascino ammaliante.
Attraverso una trama così complessa e ben strutturata inoltre l'autore riesce a sviluppare ben due plot, che inizialmente sembrano un unicum, nei quali riesce a sintetizzare perfettamente i modi di fare e di pensare di due società tanto differenti eppure in qualche modo accomunate proprio da quella ritrosia che la gente continua ad avere (ancora oggi) verso donne particolari e geniali come Teresa e Laura.
Prima dell'arte e quindi prima del tratto, bisogna inoltre sottolineare la forza che la musica ha in questa storia. Già dal titolo infatti si nota l'impatto che quest'arte ha sulla storia, sul suo sviluppo e sulla caratterizzazione delle protagoniste. La musica vive all'interno del graphic novel e accompagna le ragazze durante tutto l'arco narrativo, riuscendo addirittura a volte a prendere le redini del racconto. Con un gruppo punk scolastico come quello di Gloria, Laura e Cristina, non mancheranno ovviamente i rimandi ai gruppi che più hanno lasciato il segno in questo genere musicale.
La musica, che detta il ritmo e in qualche modo definisce il percorso aereo della farfalla arancione, che stabilisce proprio il flusso temporale da un'epoca all'altra, mi porta subito alla mente il tema del colore, che in questo fumetto gioca un ulteriore ruolo di spicco. La palette di colori è ridotta a una manciata di colori, dalla tonalità inusuale grazie alla quale l'autore riesce a esprimere appieno il carattere onirico della storia. L'arancio e il verde, che pur essendo accesi appaiono allo stesso tempo "morenti", suggeriscono il passaggio da una storia all'altra, passaggio accentuato anche dalla semplicità dei disegni che però presentano qualche singolarità, tanto nel passato quanto nel presente. In questo fumetto però il concetto di colore è in un certo senso ribaltato: dove solitamente ci si aspetterebbe dei colori meno vivi, dal punto di vista della saturazione, per caratterizzare un tempo passato, qui viene completamente stravolto e riversato sul presente.
Lasciatevi guidare attraverso il tempo da Borja González e preparatevi a vivere una magica avventura nelle notti incantate di Le Black Holes.
In un meraviglioso viaggio nel tempo, dove il flusso è costante e sembra quasi appartenere ad un unico piano temporale, due donne tanto diverse tra loro, soprattutto perché appartenenti a due epoche diverse, trovano rifugio dalla vita quotidiana e dagli sguardi contraddittori di chi li circonda, attorno allo uno specchio d'acqua cristallino di un lago incantato. Quello specchio d'acqua in qualche modo genera una sorta di connessione tra le due epoche, dando così modo alle due donne di potersi parlare e ispirarsi a vicenda. Quei magici incontri danno vita, in entrambe le epoche, a opere tanto diverse quanto importanti, racconti nel passato e canzoni nel futuro, che pur rassomigliandosi generano sensazioni e sentimenti differenti.
A trarre principale giovamento da questi mistici incontri è senza dubbio il gruppo delle Black Holes, il gruppo musicale di Laura, Cristina e Gloria, tre giovani donne con la passione per la musica punk, che iniziano ad ingranare proprio quando Laura, la più bizzarra del gruppo, nonché autrice dei testi, inizia i suoi incontri con la misteriosa Teresa, che alla ragazza appare come una sorta di fantasma.
In questo fumetto Borja González non entra completamente nell'animo delle sue protagoniste, non ce le presenta neppure, ma le fa apparire davanti ai nostri occhi senza dirci nulla di loro. Nonostante manchino di presentazione però le quattro ragazze (le tre del futuro e l'altra proveniente dal passato) non ci mettono molto a rivelare le loro personalità, a mostrarsi nella loro interezza (almeno per quanto riguarda gli aspetti peculiari che più risultano essere utili ai fini della storia) e a dimostrare che non sono dei semplici fantocci che si muovono lungo le strade di questa storia, ma bensì degli animi in cerca di una risposta e perché no, anche alla ricerca di se stesse.
A dimostrare tutto ciò ci pensa proprio Laura, la più esuberante delle tre amiche moderne, perennemente in "cosplay" e quindi quotidianamente nei panni di qualcun altro, in particolar modo immersa nella vita di personaggi di fantasia. E' forse proprio questa sua immensa passione per le vite fantastiche, frutto di fantasia, a darle quella spinta che rende possibile la comunicazione con Teresa, una giovane donna amante delle storie dell'orrore con la passione per la scrittura, che potrebbe essere a tutti gli effetti il riflesso di una vita passata dell'esuberante compositrice.
Quello che inizialmente sembra un fumetto dalla trama chiara e "semplice", si rivela invece molto più complesso e ricco di temi. La complessità della trama infatti offre all'autore la possibilità di giocare con il tempo, di abbattere le barriere temporali che intercorrono tra le diverse epoche e addirittura generare una sorta di compenetrazione perfetta tra i diversi punti temporali, che già dalla prima pagina sembrano convivere perfettamente, proprio attorno a quel lago mistico. Il fumetto si sviluppa con un ritmo rapido e costante, ed è ammantato da tinte oniriche e spettrali che però, a differenza delle storie di Teresa (che sembrano tanto sconvolgere la sorella minore), non generano mai paura nel lettore, ma bensì un fascino ammaliante.
Attraverso una trama così complessa e ben strutturata inoltre l'autore riesce a sviluppare ben due plot, che inizialmente sembrano un unicum, nei quali riesce a sintetizzare perfettamente i modi di fare e di pensare di due società tanto differenti eppure in qualche modo accomunate proprio da quella ritrosia che la gente continua ad avere (ancora oggi) verso donne particolari e geniali come Teresa e Laura.
Prima dell'arte e quindi prima del tratto, bisogna inoltre sottolineare la forza che la musica ha in questa storia. Già dal titolo infatti si nota l'impatto che quest'arte ha sulla storia, sul suo sviluppo e sulla caratterizzazione delle protagoniste. La musica vive all'interno del graphic novel e accompagna le ragazze durante tutto l'arco narrativo, riuscendo addirittura a volte a prendere le redini del racconto. Con un gruppo punk scolastico come quello di Gloria, Laura e Cristina, non mancheranno ovviamente i rimandi ai gruppi che più hanno lasciato il segno in questo genere musicale.
La musica, che detta il ritmo e in qualche modo definisce il percorso aereo della farfalla arancione, che stabilisce proprio il flusso temporale da un'epoca all'altra, mi porta subito alla mente il tema del colore, che in questo fumetto gioca un ulteriore ruolo di spicco. La palette di colori è ridotta a una manciata di colori, dalla tonalità inusuale grazie alla quale l'autore riesce a esprimere appieno il carattere onirico della storia. L'arancio e il verde, che pur essendo accesi appaiono allo stesso tempo "morenti", suggeriscono il passaggio da una storia all'altra, passaggio accentuato anche dalla semplicità dei disegni che però presentano qualche singolarità, tanto nel passato quanto nel presente. In questo fumetto però il concetto di colore è in un certo senso ribaltato: dove solitamente ci si aspetterebbe dei colori meno vivi, dal punto di vista della saturazione, per caratterizzare un tempo passato, qui viene completamente stravolto e riversato sul presente.
Lasciatevi guidare attraverso il tempo da Borja González e preparatevi a vivere una magica avventura nelle notti incantate di Le Black Holes.
See you soon! -Lewis
LE BLACK HOLES
- Autore:Borja González.
- Editore:Mondadori Oscar Ink
- Genere:Onirico
- Pagine:127 pp
- Uscita:19 Maggio 2020
- Prezzo:€ 20,00
- Titolo originale:Le Black Holes
- Nazionalità:Spagnola
TRAMA
Nella meraviglia onirica di una palette cromatica inconfondibile, due storie parallele si intrecciano e inseguono in un racconto di sogni e desideri giovanili. 1856: Teresa, giovane aristocratica, è più interessata a scrivere poesie horror d'avanguardia che a fare un buon matrimonio. 2016: tre adolescenti stanno mettendo su un gruppo punk chiamato Le Black Holes. Hanno tutto ciò che serve: look, grinta, istinto... e una totale mancanza di talento musicale. Non appena iniziano a provare, però, strani eventi si manifestano. Il loro mondo e quello di Teresa collidono, e le tre ragazze vengono inseguite dall'eco di qualcosa che è successo 160 anni prima.
Disegni
8/10
Trama
6/10
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