venerdì 17 luglio 2020

A Tutto Manga: Castle Heaven di Chise Ogawa (Recensione)

CASTE HEAVEN

Bentrovati amici di Everpop! Oggi torniamo a parlare di Yaoi con Caste Heaven di Chise Ogawa.

my point of view

Tutti almeno una volta nella vita avete stretto tra le mani un mazzo di carte e quindi saprete certamente che ogni seme ha carte che vanno dall'uno al dieci, più tre figure (un Jack, una Regina e un Re) e un Jolly (o anche Joker). La vita è un po' come un mazzo di carte e le persone possono in un certo senso identificare in esse. Questo potrebbe essere vero, ma è soprattutto il concetto alla base di Caste Heaven il manga yaoi di Chise Ogawa che attraverso una storia piccante e carica di eros, parla della difficoltà di vivere in un ambiente diviso in caste, dove tutto è possibile e dove tutti sono alla mercé degli altri.


Questo lo sa bene Azusa, un adolescente che da quando è sbarcato nel suo liceo, ricopre il ruolo di King, il ruolo più importante e influente all'interno della scuola, assegnatogli grazie al gioco dell caste, un terribile gioco che decreta i livelli di importanza all'interno delle classi, in base alla carta che si scova all'interno dell'istituto. Da tempo Azusa è il King della scuola e guarda tutti dall'alto in basso, senza preoccuparsi di trattare male il prossimo. Un vero e proprio egoista insomma, al quale la vita decide di tirare un brutto scherzo: a seguito di una nuova manche del gioco infatti Azusa finisce dalle stelle alle stalle, a ricoprire il "ruolo" di Joker, o anche Target, che non è altro che l'individuo più basso nella scala gerarchica.


Tutto questo accade per via del tradimento di Karino, quello che lui considerava un compagno fidato e un seguace a cui poter chiedere tutto, che gli regala la carta del Joker per potersi vendicare e ribaltare la situazione. Succede così che Azusa diventa lo zerbino di Karino, che sfoga su di lui tutti i suoi desideri, soprattutto quelli sessuali, azzerando così lo spirito e la forza di volontà di quello che fino era un vero e proprio re. Diventare Target però non comporta soltanto diventare il giocattolo di Karino, ma per Azusa significa anche essere il bersaglio di ogni atto di bullismo, perpetrato soprattutto da quelli che fino a poco tempo prima erano sue vittime.


Da quanto ho iniziato a recensire Yaoi per il blog devo ammettere che non mi era ancora capitata una storia così interessante che, pur integrando le arie piccanti tipiche del genere, riesce a raccontare una storia con delle tematiche importanti, che funzionerebbero anche senza la costante erotica. Il bullismo è un tema molto vivo e importante all'interno del fumetto e viene sviluppato dalla Ogawa in maniera per nulla superficiale. Il tema si integra perfettamente all'interno della trama e ne fa da catalizzatore, permettendo ai personaggi di crescere e svilupparsi, ma soprattutto di acquisire consapevolezza e coraggio, ma anche alla storia di procedere su un binario chiaro e lineare.


In quattro capitoli l'autrice riesce a raccontare e riassumere perfettamente la crescita di Azusa e il suo percorso che dall'alto del suo ego si ritrova ben presto sul fondo della disperazione, arrivando addirittura a perdere la speranza, per l'impotenza generata da un gioco alquanto inquietante a cui tutti sono in qualche modo costretti a partecipare. E' proprio a causa dell'oscurità che ci portiamo dentro, ma anche della paura che l'esito negativo a tale gioco potrebbe comportare, a rendere "cattivi" gli studenti di questa scuola, donandogli l'errata consapevolezza di poter tutto se si è al vertice del potere.


Per come ve la sto raccontando sembrerebbe che l'aspetto hot tipico degli yaoi passi in secondo piano, ma non è così, anzi le scene piccanti non mancano di certo e a volte sono anche tanto esplicite, senza però mai cadere nel volgare (se ve lo state chiedendo, sì ci sono censure). Nonostante questo però ci tengo a sottolineare che questo fumetto ha una sua storia, che è anche tanto interessante, una storia che come dicevo potrebbe svilupparsi a prescindere dal genere.


Con questo fumetto inoltre mi è capitata una cosa assai strana: nonostante mi sia piaciuto questo primo volume e sarei quindi curioso di leggerne il seguito, non sono riuscito a trovare un personaggio che mi sia piaciuto particolarmente e anzi devo ammettere che ho trovato sia Azusa che Kamino piuttosto antipatici. Ma questo, credetemi, non intralcia in alcun modo la lettura del manga (e poi questo è un mio gusto personale, sia chiaro).


Anche dal punto di vista dei disegni la Ogawa non è da meno. Il suo tratto è leggero, morbido e pulito, ma allo stesso tempo non è così ricco di dettagli. La caratterizzazione dei volti ad esempio è quella che maggiormente colpisce all'interno delle tavole, che dimostrano tutta la bravura dell'autrice in particolar modo nelle scene più spinte, dove le posizioni sono rappresentate perfettamente (ciò non ci sono quegli erroracci che a volte capita di vedere).


Non so cosa aspettarmi dal prossimo volume, ma penso che (se la storia si sviluppi come in questo primo albo) ci saranno nuovi personaggi pronti a raccontare la loro parte di storia e arricchire così il quadro generale di questa particolarissima scuola che ospita tipi piuttosto...particolari! Siete pronti a conoscerli tutti?

See you soon! -Lewis

CASTE HEAVEN

  • Autore:Chise Ogawa
  • Editore:J-POP Manga
  • Genere:Yaoi
  • Pagine:192 pp
  • Uscita:24 Giugno 2020
  • Prezzo:€ 6,90
  • Titolo originale:Caste Heaven
  • Nazionalità:Giapponese
TRAMA

Dopo aver ottenuto il "King", la carta di maggior valore nel gioco delle caste che si tiene nella sua scuola, Azusa ha regnato incontrastato sulla sua classe. Tuttavia, tradito da Karino, il seguace che riteneva più fedele, si ritrova decaduto al rango più basso di "Target". Diventato bersaglio degli atti di bullismo, il suo orgoglio va in pezzi. Per di più Karino è diventato il nuovo King e costringe Azusa, tormentato dal resto della classe, a una scelta definitiva. Consigliato a un pubblico maturo.

Disegni
8/10
Trama
7/10

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