lunedì 25 gennaio 2021

Liete Novelle: Qui c'è tutto il mondo di Cristiana Alicata e Filippo Paris (Recensione)

QUI C'E' TUTTO IL MONDO

Bentrovati amici di Everpop siete pronti a farvi toccare il cuore da Qui c'è tutto il mondo di Cristiana Alicata e Filippo Paris.

my point of view

Crescere è una vera e propria fatica, figurarsi poi farlo in una città tutta nuova, diversissima da quella d'origine! Vi siete mai chiesti quanto possa essere difficile oggi, ma ancor più prima, per i più piccoli crescere lontani dalle proprie abitudini e dalle proprie comfort zone? A quanto pare Cristiana Alicata e Filippo Paris si, perché nel loro Qui c'è tutto il mondo, terzo prezioso volume della collana Ariel di Tunué, raccontano una storia toccante e intensa che si sviluppa proprio a partire da un trasferimento inaspettato e da inaspettati sviluppi che ne conseguono.


Quando la giovanissima Anita scopre di dover salutare l'amato nonno e di dover lasciare il suo paese d'origine, con i suoi campi e le distese di verde, alla volta della fredda e grande città, le sicurezze che tengono su la sua intera giovane vita vengono un po' meno. Nuova città, nuova scuola e nuovi amici. Seppur con qualche prima difficoltà però Anita inizia ad ambientarsi in quella nuova e fredda città, dove tutti la considerano soltanto una "terrona"; persino l'unica compagna di classe diversa dalle altre la chiama in quel modo, ma per qualche strano motivo, detto da lei, non risulta poi così offensivo.


Tina è chiaramente diversa dalle altre compagne, basta guardare il suo taglio di capelli cortissimo, il suo modo di esprimersi e i comportamenti non proprio adeguati ad una signorina per bene del tempo. Questa sua diversità colpisce sin da subito Anita che decide ben presto di esserle amica, condividendone così luoghi segreti e punti di vista. Seppur in qualche modo diverse, le due amiche però condividono un sogno in comune: fuggire da quella città tanto grande eppure tanto stretta e dal mondo degli adulti con tutte le loro regole ed etichette.


La stessa Anita è però una bambina "diversa" dalle tante altre coetanee: non sono soltanto il taglio corto e la passione per il calcio a renderla un maschiaccio, ma bensì i suoi desideri e la volontà di essere libera di fare e di scegliere, proprio come il fratello minore. Le tacite regole degli adulti le stanno strette e proprio non le trova giuste! Perché una bambina come lei dovrebbe indossare gonne e abiti sbarazzini? Perché non può invece indossare scarpe comode e giocare agli stessi giochi del fratello? Dubbi che sembrano tormentare tanto lei quanto la madre, di cui in qualche modo ne è la valvola di sfogo e quindi la "vittima" principale.


Anche se implicitamente Cristina Alicata racconta la storia di una bambina alla ricerca del suo posto nel mondo e ancor prima di se stessa. Durante tutta la storia Anita si interroga su regole ed etichette, quelle che le stanno tanto strette, e inizia un primo lento processo che porta a galla diverse consapevolezze che non sono proprio in linea con il pensiero, il costume e la società dell'epoca. Tacitamente assistiamo allo sviluppo di una bambina che si ritrova immancabilmente a fare i conti con le prime domande legate alla sua sessualità e quindi ai suoi gusti. Una tematica importante e attuale che però non è il vero e proprio fulcro della storia.


Le vite di Anita, Tina ed Elena ruotano invece attorno ad una tematica ancora più forte: il confronto generazionale e il contrasto con la propria famiglia. Ci vengono presentate tre famiglie differenti: la prima, quella della protagonista, che poggia interamente sulle spalle del padre, a causa del crollo emotivo della madre che passa intere giornate rintanata nella propria stanza; la seconda, quella di Tina, che risente del forte senso di inferiorità del padre; e la terza, quella di Elena, formata soltanto da lei e la nonna, una donna molto rigida e religiosa. A spiccare è ovviamente la famiglia di Anita, una famiglia ormai a pezzi che però continua in qualche modo a riscostruire e rimettere insieme i frammenti sparpagliati. Questa famiglia in cui soltanto alcuni ci provano, mentre altri restano inermi o remano addirittura contro. Anita è uno di essi perché dal crollo della madre assume verso la donna un vero e proprio atteggiamento contrastante, che sfocia poi in vero e proprio odio.


La tematica legata alle difficoltà familiare stabilisce un vero e proprio percorso di crescita che la giovane protagonista è quasi costretta a percorrere, portandosi dietro un peso immane per le sue giovani spalle, e sul quale addirittura inciampa più e più volte, tornando però a rialzarsi e proseguire. Lungo questo percorso i contrasti con il mondo adulto sono chiari e forti, al punto tale da portare la bambina, seppur in giovane età, a prendere una decisione estrema e quindi a deviare lungo il cammino, affidandosi soltanto a se stessa e alle proprie capacità.


Non tutto ha un nome e non tutto viene spiegato fin in fondo in questa storia, come del resto accade nella vita reale, soprattutto ai più giovani che, trovandosi in difficoltà davanti ad un mondo sconfinato e ricco di input, si smarriscono perdendo i punti fermi. Questo però porta alla conseguente crescita e all'acquisizione di determinate consapevolezze, che però i due autori decidono chiaramente di lasciare al di sotto della superficie (anche se le cose non dette in questo fumetto hanno una forza pari, o forse superiore, a quelle chiaramente sottolineate).


Ad affiancare questa trama intensa e carica di tematiche attuali, vi è un registro grafico che si sviluppa attraverso uno stile tendente al realistico, che equilibra perfettamente il peso degli sfondi e quello dei personaggi. Filippo Paris infatti riserva grande attenzione tanto alla caratterizzazione dei personaggi, ai gesti e alle espressioni, quanto ai meravigliosi sfondi, dove il colore predomina sulla linea.


In conclusione, se ancora non avete letto nessun titolo di questa nuovissima collana, potreste partire proprio da questo, perché offre ottimi spunti e regala una storia davvero importante.

See you soon! -Lewis

QUI C'E' TUTTO IL MONDO

  • Autori:Cristiana Alicata e Filippo Paris
  • Editore:Tunué
  • Genere:Narrativa a Fumetti
  • Tematiche:Crescita - Gender - Famiglia
  • Pagine:200 pp
  • Uscita:24 Settembre 2020
  • Prezzo:€ 17,50
  • Nazionalità:Italiana
TRAMA

Amicizia al femminile, resistenza al conformismo, diversità, voglia di scappare da un mondo percepito come lontano e ostile. “Qui c’è tutto il mondo” è la storia di Anita e delle sue due amiche: Tina, con cui condivide l’energia e la vitalità, entrambe mal disposte a essere incanalate nei binari di un comportamento femminile canonico, e Elena, una bambina con un soffio al cuore, delicata ma capace di comprendere la diversità e non rifiutarla. È proprio questo attrito fra ciò che si sente e ciò che si viene costretti a essere quello che Anita vive sulla propria pelle nella maniera confusa e incerta, ma istintiva e sincera, tipica dei ragazzi. Basta preferire gli abiti comodi dei maschietti (come quelli del fratellino Filippo) o giocare a calcio per provare già difficoltà a inserirsi e per venire additati come diversi. Un graphic novel di formazione delicato e coinvolgente.

Disegni
6/10
Trama
7/10

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