KOWLOON - GENERIC ROMANCE
Buongiorno e buon lunedì amici di Everpop! Iniziamo questa giornata in compagnia di un manga meraviglioso: Kowloon - Generic Romance di Jun Mayuzuki.
my point of view
Vi è mai capitato di provare un batticuore travolgente durante la lettura? O di innamorarvi a prima vista di un fumetto? O ancora di terminare un fumetto per poi ricominciarlo subito, poiché totalmente persi per la trama e i disegni? A me succede e in quei rari casi mi sento come se avessi incontrato la mia anima gemella: rimango senza parole, incantato davanti al volume, senza mai trovare le parole giuste per esprimere ciò che provo. Oggi però le parole giuste le ricordo tutte, perché devo assolutamente parlarvi di Kowloon - Generic Romance della maestra Jun Mayuzuki (che già in passato con la sua opera precedente mi ha letteralmente fatto innamorare della sua prosa e dei suoi disegni).
Cosa significa innamorarsi? Al variare dell'età del soggetto a cui viene posta la risposta non può che variare. Chiedetelo a Kujirai, la protagonista di questa storia, che a trentadue anni ancora non ha ben capito cosa significhi innamorarsi. Eppure quel sentimento che prova per Kudo, il suo collega, sembra essere proprio amore! Un suo complimento o un semplice scambio di sguardi fanno ad esempio perdere un battito al cuore della giovane donna che, sorpresa da quei sentimenti travolgenti, non può che chiedersi come riesca quell'uomo rozzo e casinista a mandarla totalmente in confusione.
E' tra le strade di Kowloon (città di Hong Kong) che si muovono i due protagonisti; tra quei vicoli sovraffollati, dove le palazzine sono praticamente incollate l'una all'altra e l'architettura sembra aver dimenticato le sue leggi urbanistiche, il cuore dell'affascinante impiegata batte a ritmo della vita frenetica della città e dei suoi abitanti. In questo quartiere, realmente esistito e abbattuto negli anni '90, la maestra Mayuzuki mette in scena una romantica storia d'amore basata sulla nostalgia, i misteri e le sorprese, ma ancor prima basata sulle voci e i volti della città, due aspetti che caratterizzano fortemente quest'opera e che vengono esplicitati proprio attraverso la vita della protagonista.
Questo fumetto, meraviglioso sotto ogni punto di vista, ha secondo me una doppia chiave di lettura (o almeno una doppia voce): da una parte troviamo la storia di Kujirai e del suo inaspettato innamoramento per Kudo, dall'altra invece quella della Kowloon, la città che pur senza l'uso della parola riesce a raccontarsi in maniera egregia, a volte anche soltanto attraverso piccoli scorci. Grazie al suo talento smisurato la maestra Mayuzuki riesce infatti a dar vita ad una storia in una storia, come una sorta di scatola cinese, che contiene al suo interno una meraviglia "nascosta" e sensazionale...tutta da leggere e da scoprire. Leggendo infatti il lettore è assalito da una smisurata curiosità verso quel luogo saturo di gente e carico di storie, che in qualche modo trovano il modo di esprimersi. Sin dalla prima pagina si rimane stregati dalla protagonista, grazie soprattutto a meravigliose inquadrature che ce la mostrano in tutta la sua smisurata bellezza, fondata sia sulle linee sinuose del suo corpo e del suo viso, sia dalla sua travolgente espressività e anche dalla sua stramberia, riferita a piccoli gesti e modi di fare, che la rendono unica nel suo genere.
A primo impatto Kujirai si mostra come una donna un po' sciatta, poco interessata ad apparire al meglio, eppure nonostante questo sa essere assai femminile! Troverà poi il modo di esprimersi al meglio, e quindi esprimere il suo magnetismo, proprio quando il suo cuore inizierà a battere per l'energico e rumoroso collega. Eh sì, devo proprio dirlo: della protagonista ci si innamora...e anche con gran velocità!
Un'opera come questa della Mayuzuki non è semplice da "etichettare" (ed è bene così perché le etichette proprio non ci piacciono): a tratti sembrerebbe un seinen, ma allo stesso tempo (soprattutto per la sua storia d'amore) fa pensare ad uno josei; la trama potrebbe far passare il manga per uno slice of life, ma le sorprese che l'autrice riserva a fine volume rivelano in realtà molto altro! In un unico contenitore quindi l'autrice riesce a far coesistere generi e target differenti che convivono perfettamente tra loro, in un equilibrio perfetto e armonioso, che rende trama e personaggi attraenti e accattivanti...ma soprattutto indimenticabil!
Insomma con un solo volume la maestra sa come ritagliarsi uno spazietto nel cuore dei lettori, grazie anche agli splendidi disegni che, con il loro stile a cavallo tra anni '80 e '90, accentuano quel sentimento nostalgico provato dai due protagonisti ed espresso anche attraverso il luogo in cui vivono. Il tratto è affilato ma allo stesso tempo delicato, nonché attento anche ai più piccoli dettagli. Inoltre grazie ai disegni la storia riesce ad esprimersi anche quando non vi sono parole e comunica con il lettore sia attraverso le figure umane che attraverso gli sfondi nei quali si nasconde la storia di contorno (quella di Kowloon appunto).
Stranamente son riuscito ad esprimere ciò che ho durante e dopo la lettura di questo fumetto e spero che dopo questa recensione anche voi muoverete i primi passi nelle strade di Kowloon! Vi piacerà tantissimo, fidatevi di me!
KOWLOON - GENERIC ROMANCE
- Autrice:Jun Mayuzuki
- Editore:J-Pop Manga
- Genere:Seinen/Josei
- Pagine:184 pp
- Uscita:15 Settembre 2021
- Prezzo:€ 6,50
- Titolo originale:Kowloon
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Nell’estremo oriente si trova la città di Kowloon con le sue torri sovraffollate, i suoi segreti e le sue folli imprese ingegneristiche: un tessuto urbano complesso e affascinante che lega a doppio filo tutti coloro che scelgono di vivere in questo luogo. Gli abitanti ne percorrono le vie in rovina abbandonandosi al ricordo e alla nostalgia di passato, presente e futuro che si mischiano insieme. Su questo sfondo Jun Mayuzuki mette in scena una storia d’amore che nasce, giorno dopo giorno, tra i due colleghi Kujirai e Kudo, due agenti immobiliari. L'autrice si ispira alla leggendaria città murata di Kowloon, nell'omonimo quartiere della città di Hong Kong, esistita realmente e demolita negli anni ’90.
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