venerdì 23 giugno 2023

A Tutto Manga: Juny Peperina Inventatutto di Shun'ichi Yukimuro e Yutaka Abe (Recensione)


JUNY PEPERINA INVENTATUTTO

Bentrovati amici di Everpop! Pronti per un nuovo balzo negli anni '80? Oggi torniamo a provare le 80s vibes con Juny Peperina Inventatutto di Shun'ichi Yukimuro e Yutaka Abe.

my point of view

Verso la fine degli anni '80 sulle reti televisive italiane (più precisamente su Rete 4) andava in onda per la prima volta il cartone animato di Juny Peperina Inventatutto, una ragazzina delle medie dal genio smisurato, capace di costruire persino un robot ma decisamente incapace davanti ai primi batticuori. Son certo che i più nostalgici come me ricorderanno senz'altro la sigla di Cristina D'Avena e l'edizione italiana con i suoi nomi un po' stravolti. Questa storica serie, che è ritornata più volte nel tempo su varie reti, torna in Italia e lo fa per la prima volta in un'edizione tutta nuova, quella a fumetti. Quello di Shun'ichi Yukimuro e Yutaka Abe è però soltanto una delle due versioni manga della serie e più precisamente è quella del 1984 in due volumi, raccolta in un unico tankobon da Sprea Editore.


Se come me da bambini o da adolescenti seguivate la serie su Mediaset e vi ritrovate per la prima volta la versione a fumetti di quell'anime tanto amato, non spaventatevi! Lo so, già guardando la cover del volumetto Sprea ci si sente un po' spaesati, poiché abituati a ricordare Juny un tantino diversa (sia per le sue proporzioni o per il colore dei capelli). Quella che vi ritroverete tra le mani, da questo mese, è un'edizione della storia vista in tv un tantino diversa, decisamente più orientata sul lato sentimentale e quindi uno shojo a tutti gli effetti! Questa edizione di Step Jun infatti si distingue da "Hai Step Jun" che, soprattutto dal punto di vista dei disegni, ricalca totalmente l'anime che tutti noi ricordiamo. Eppure, nonostante per certi versi sembri seguire un percorso differente, vi assicuro che questa miniserie saprà farvi rivivere tutte le vibes e i ricordi di un tempo!


Jun è una studentessa delle medie, ha quindici anni, frequenta il quarto anno e...sembra una bambina delle elementari! Nonostante i suoi quindici anni d'età, il suo aspetto è quello di una bambina e questo la porta spesso ad essere scambiata come tale, anche se con il cervellone che si ritrova farebbe invidia persino ad uno studente universitario; basti infatti penare a Kichinosuke, il robottino che lei stessa ha costruito e che la sta sempre accanto. Juny è tanto brava in campo tecnologico quanto incompetente in quello amoroso e questa sua "debolezza" viene presto a galla quando a seguito di un salvataggio da una banda di teppisti, scopre di provare un certo interesse per Zero, il compagno di classe di un anno più grande che sfreccia ogni giorno sulla sua amata moto.


Questa versione di Juny Peperina è da considerarsi a tutti gli effetti uno shojo e lo si capisce sin dalle primissime pagine che, a differenza delle prime battute dell'anime, mostrano una vena romantica e sentimentale che nella versione animata Juny metteva un po' da parte a causa delle sue continue invenzioni. Questo suo talento nel manga viene un po' meno e si riduce alla sola ideazione di Kichinosuke, l'unica vera e importante invenzione che ci viene presentata. Nella versione manga la storia si sviluppa secondo i classici standard dello shojo anni '80 ed è proprio grazie a questa struttura (che i lettori di shojo riconosceranno all'istante) conosciuta se la storia funziona, nonostante il numero ridotto di capitoli e pagine. Il ritmo della storia è infatti rapido e anche se ad una prima occhiata potrebbe apparire frenetico, in realtà non è mai frettoloso e soprattutto non lascia mai in sospeso le parentesi narrative aperte. In un solo volume i due sensei riescono a raccontare una storia che, solitamente, altri autori sviluppano in più volumi. E questo, a mio parere, è un importante punto di forza per questa miniserie che fa del dono della sintesi un punto di forza.


Come tutti gli shojo anni '80/90 che si rispettano, anche StepJun presenta sviluppi variabili: la storia alterna infatti i primi batticuori di Jun e i pasticci del suo robottino, a momenti molto meno leggeri e spensierati; quei momenti "da shojo" dove l'antagonista ricorre a perfidi stratagemmi, pur di conquistare il cuore del protagonista maschile. Quindi aspettatevi trame e tranelli, dubbi e incomprensioni, insomma i tratti tipici dei manga di quegli anni, che ancora oggi riescono a catturare la nostra attenzione e a conquistarci...nonostante lo scorrere del tempo e l'evoluzione stilistica delle trame.


E parlando di tempo trascorso, non si può fare a meno di notare come anche i disegni risentano dell'evoluzione stilistica. Il tratto di Yutaka Abe, per quanto tenero e nostalgico, risulta però totalmente rivolto allo stile shojo di quei tempi (quando ho aperto il volume mi è venuto subito in mente Hello Spank!), sia per le linee che lo caratterizzano che per la gestione della tavola e la povertà degli sfondi. Eppure, nonostante sia così "incastrato" in quel periodo, io proprio non ho potuto fare a meno di resistere al fascino vintage dell'opera.


Un'opera che son certo saprà conquistare anche i nuovi lettori/lettrici di shojo, grazie al suo fascino semplice e tenero.

See you soon! -Lewis

JUNY PEPERINA INVENTATUTTO

  • Autori:Shun'ichi Yukimuro e Yutaka Abe
  • Editore:Sprea Comics
  • Genere:Shojo
  • Pagine:224 pp
  • Uscita:14 Giugno 2023
  • Prezzo:€ 12,90
  • Titolo originale:StepJun
  • Nazionalità:Giapponese
TRAMA

Molto piccola per la sua età e piuttosto impacciata, Jun è comunque un'abile inventrice che ha costruito il proprio robot Kichinosuke. Ultimamente, Jun è molto interessata a Zero, un giovane che l'ha salvata da una banda di motociclisti. Il ragazzo non aveva mai notato Jun, che è invece nella sua stessa classe. Questo la lascia shockata. Ma ciò che più la infastidisce è che sembra essere molto intimo con la graziosa e brillante Yoko. Jun dovrà dar fondo a tutte le sue capacità per conquistare il ragazzo che ama... Ma lui ricambierà il suo amore?

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