lunedì 18 novembre 2024

Liete Novelle: Awarè di Alessandro Atzei e Manuele Morlacco e Lidia Bolognini (Recensione)

AWARE'

Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Torno dopo tempo a scrivere (e mi scuso) ma tra Lucca e gli impegni scolastici il tempo è praticamente volato! Ho letto tanto in queste settimane e oggi voglio parlarvi di Awarè di Alessandro Atzeie Manuele Morlacco e Lidia Bolognini.

my point of view

Per tempo e tempo si è discusso sul fatto che con la parola manga si può intendere soltanto il fumetto giapponese; certo, il manga nasce in Giappone, eppure negli ultimi anni (soprattutto grazie ad editori come Mangasenpai prima e Star Comics ora) è stato dimostrato che il manga può essere fatto anche in Europa e quindi in Italia. Awarè non si presenta come vero e proprio manga,  ma il tratto e il tipo di storia lo ricorda moltissimo, tanto da confondere anche un po' il lettore (e questo genere di confusioni ci piacciono molto).


Preparatevi ad un mondo fantastico, dove le persone hanno tratti da animale, quasi a ricordare Zootropolis, ma con meno fattezze animali. La popolazione di Mokmok, già così particolare, si distingue anche per l'assenza della bocca, sostituita da un semplice forellino, a seguito di un triste e traumatico evento che ha segnato definitivamente gli abitanti di questa particolarissima città. Tra tutti però c'è un solo ragazzo che ha deciso di tenersi stretta la sua bocca e quindi la facoltà di parola: Awarè un ragazzo dalle caratteristiche zoomorfe di panda rosso che non la smette mai di straparlare e combinare guai...soprattutto al titolare del ristorante per cui lavora! 

La sua quotidianità, per lui un po' monotona, inizia a cambiare quando inizia ad avvicinarsi a Moroi, la figlia del sindaco di Mokmok, che sembra essere in qualche modo legata a Rebi, l'amica fiorista con cui Awarè è assai legato. Inizia subito a crearsi uno strano triangolo amoroso che vede coinvolti tutti e tre i personaggi in prima persona e che finisce, immancabilmente, per scuotere le loro vite e il loro futuro. Insieme infatti i tre decidono di cambiare le cose e trovare così una soluzione che permetta alle due ragazze di riprendere le loro bocche...e di riavvicinarsi nuovamente l'una all'altra, dopo il loro triste scontro avvenuto in passato.


Awarè è una lettura dolce e tenera, una carezza per il cuore, che però porta con sé anche qualche nota dolente. Per quanto abbia trovato il fumetto assai tenero e in linea con un target di lettori giovani, devo riconoscere che dal punto di vista narrativo qualche difettuccio l'ho trovato; forse per il numero di pagine che doveva comporre l'albo o forse per scelta stilistica, la storia si sviluppa con un ritmo assai rapido e frenetico. Quella che parte come una storia dal ritmo lento e cadenzato inizia via via sempre più per velocizzarsi, arrivando molto presto ad un finale che poteva essere gestito meglio. Nonostante questo però devo riconoscere che la caratterizzazione dei personaggi è ottima e risultano ben chiari anche con un ritmo così forsennato; bastano poche pagine per capire come sono i tre protagonisti e quali sono le ragioni che li spingono a muoversi e ad affrontare il proprio destino. 


I tre personaggi sono assai interessanti: Awarè è a tutti gli effetti un personaggio "diverso" dalla massa, per alcuni potrebbe essere anche un po' strano, vista la sua scelta di tenersi la bocca; Rebi è invece lo spirito più pacato e timido del trio, mentre Moroi è un vero e proprio ciclone, pronto a tutto pur di portare la vita sulla strada che lei stessa ha deciso di intraprendere. I tre protagonisti son tanto diversi tra loro, eppure si equivalgono ed equilibrano perfettamente, rispettando perfettamente anche le caratteristiche zoomorfe degli animali che rappresentano.

Non da meno è la struttura del world building, assai interessante e ben strutturata, ma che meritava di essere sviluppata maggiormente in una vera e propria serie (insomma, se non si fosse capito mi sarebbe piaciuto molto se questo volume fosse stato il primo di una serie). Mi è piaciuto molto come le caratteristiche zoomorfe siano state infuse perfettamente nella popolazione di Mokmok e come queste caratterizzino tanto le persone quanto la società in cui vivono.


Ma ora arriviamo alla perla di questo fumetto: i disegni! Awarè ha un assetto grafico a dir poco stupefacente! Lo stile dei disegni è fresco, pulito e anche assai dinamico. Le tavole sono sempre piene di emozioni ed energia, anche quando il ritmo (come nelle battute iniziali) è lento; l'uso dei colori (questo fumetto ha una palette davvero sensazionale) e delle luci dimostra un talento e una bravura che non si trovano così facilmente, soprattutto in un fumettista giovane. Non da meno è la gestione della tavola, che si sviluppa sempre con un andamento dinamico, senza mai appesantire il ritmo, ma anzi assecondandolo. Quello che però brilla, dal punto di vista grafico, è però il character design dei personaggi per il quale perderei le ore soltanto per guardarlo e riguardarlo! 


E poi, vogliamo parlare delle illustrazioni a pagina intera o della copertina? Be', meglio di no perché starei le ore a straparlare di quanto mi piacciano e perché. Voglio invece lasciare a voi il giudizio finale di questa giovanissima opera che penso possa piacere e interessare soprattutto i lettori più giovani che, abituati a beneficiare dei media in maniera assai rapida, apprezzeranno sicuramente il ritmo di questo fumetto.

See you soon! -Lewis

AWARE'

  • Autore:Alessandro Atzei e Manuele Morlacco e Lidia Bolognini 
  • Editore:Star Comics
  • Genere:Slice of Life
  • Pagine:176 pp
  • Uscita:01 Ottobre 2024
  • Prezzo:€ 11,90
  • Nazionalità:Italiana

TRAMA

Gli abitanti di Mokmok hanno due peculiarità: possiedono caratteristiche fisiche zoomorfe e quasi nessuno di loro ha una bocca. Le parole sono state infatti il mezzo per attuare terribili discriminazioni e persecuzioni, culminate in "quella notte", un evento tanto orribile da convincere l'intera popolazione a rinunciare alla propria voce e a iniziare a comunicare esclusivamente per iscritto. Awarè, un ragazzo orfano con una coda da panda rosso e la passione per la musica, è uno dei pochi abitanti ad avere ancora una bocca e una voce, cosa che lo rende il classico "tipo strano". La sua storia personale si intreccia con quella di Rebi, una fiorista, e Moroi, l'introversa figlia del sindaco, due ragazze un tempo molto unite ma poi separate da gravi atti di bullismo. Awarè, che tiene profondamente alle sue due amiche, si impegnerà ad aiutarle al massimo delle sue possibilità per ricostruire il loro rapporto.

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